Rinnovamento continuo per
la Competizione globale.
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Dirigenti di Azienda professionisti pongono la loro lunga esperienza a disposizione per comunicazioni a supporto di innovazioni di prodotti – processi  e ristrutturazioni aziendali
B.IT, Business e Information Technology
Associazione per la promozione della Cultura Digitale e Tecnica
Innovazioni di Business e Processi
Applicazioni appropriate di ICT
Comunicazioni a supporto delle Aziende,
in Italia ed all' Estero
B.it
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Innovazione digitale paese

Aree Tematiche
Bologna, 1° ottobre 2024
 
Innovazione Digitale, a possibili supporti di altre Innovazioni.
  
Viene qui descritta una breve storia prospettica della Innovazione digitale, a possibili supporti di altre Innovazioni.
E Come le Organizzazioni possono diventare un ‘ecosistema’ e forme di apprendimento, grazie pure al ‘digitale’.
 
1- Inizio della storia.
 La presentazione riportata al link seguente, Qui, (Breve storia prospettica della Innovazione digitale) relativa ad una breve panoramica
delle Principali Innovazioni digitali in corso da diversi anni, si avvale di molte pagine già prodotte in altri Eventi dal narratore, nel corso
degli anni passati e recenti. Le pagine esposte sono di tipo ‘leggero’, non scientifico o tecnico. Hanno solo l’obiettivo di indicare fatti,
elementi, situazioni.
Lo scrivente, ex dirigente industria, ora ‘quiescente’ – ha svolto circa 57 di anni lavoro di tipo ‘organizzativo’. Come manager in industrie
in Italia e all’estero, consulenza/coaching in aziende; e in anni recenti anche come osservatore, promotore di business, organizzazione di
convegni, ecc… Ha avuto la fortuna di aver vissuto tutta la evoluzione della ICT in aziende, dalla nascita ai giorni. nostri.
Ed aver utilizzato il suo potenziale in cercare di riorganizzare aziende.

L’ Uomo, per vivere, usò a lungo la sua forza per le costruzioni di edifici anche grandi, strade, ponti, navi, macchine da guerra.
E insieme, pure la forza degli animali, del vento e dell’ acqua. Però, con lo sviluppo della scienza e della tecnica, gradualmente nel tempo
furono possibili tre Rivoluzioni industriali: quella dell’uso anche vapore, quella pure della elettricità e del petrolio, e la terza anche quella
della elettronica. Tuttavia, poi con la diffusione della Informatica le Organizzazioni furono costrette a rivedere i termini per essere ancora
competitive sui mercati.
Dall’anno 2010 si parlava allora di una quarta Era, la 4.0. Ma soprattutto in altre Nazioni. Qui in Italia non ancora.
Noi, collaborando a quel tempo a Bologna in Cineca, ed altri rilevammo la necessità  emergente che si doveva acquisire UNA NUOVA  
COMPETITIVITA’ per poter reggere la concorrenza di altre nazioni già avanzate.
Da una situazione di tipo 2.0, occorreva però fare un doppio salto per arrivare ad una di tipo 4.0.  Siamo  stati  quindi attivi su questo ‘4.0’
di cui parlavano. Abbiamo scrutato le Situazioni ed i Piani 4.0  di altre Nazioni; e cosa bisognava fare per adeguarsi.
Ci chiedemmo: allora qui SI PUÒ FARE ? Certo che si poteva fare, e abbiamo visto come con le nuove tecnologie emergenti. Soprattutto
con l’utilizzo poi dei supercalcolatori/HPC già disponibili.
E organizzammo nel tempo una serie di convegni sul 4.0. Svolti dal 2008 prima e dal 2014 poi soprattutto con il supporto del Cineca.
E poi cooptando le Confindustrie, Cna, Regione ER, il Mise, il Miur, Federmanager, Faremeccanica, diverse altre Associazioni ed
Aziende  (vedi gli Eventi nella omonima Sezione di questo sito web).
 
Con l’utilizzo dei nuovi sensori per la raccolta e la trasmissione di molti più dati, l’elettronica e la informatica, penetrando in gran
parte delle attività e dei processi  costringevano a rivedere i metodi e le procedure operative.
Ma qui in Italia c’è stato un lungo ritardo, rispetto ad altre nazioni,  prima che venissero presi provvedimenti a livello Nazionale.
Tuttavia, qui in Emilia-Romagna accolsero presto il nostro allarme con buone e sollecite iniziative locali.
Riportiamo un esempio di frasi da articoli dell’ epoca sui giornali e sui ‘media’: “Il 75% delle imprese sparirà entro il 2020”.
“Soltanto le aziende che abbracceranno interamente il digitale sopravvivranno. Le altre no !” "Chi non innova scompare”.

Riportiamo ad esempio anche qualche suggerimento da Elio Catania, allora (18 maggio 2018) Presidente di Confindustria Digitale.
<< Trasformazione digitale in Italia: “Le priorità per un Nuovo Governo”.
L’Italia è in forte ritardo in tutti gli ambiti della trasformazione digitale, nonostante qualche recente segnale di discontinuità.
…………………..
Occorre una visione sistemica di governo del cambiamento.
Un tessuto produttivo altamente polverizzato e segnato da una scarsità di grandi imprese che, invece, hanno un ruolo fondamentale
nella trasformazione dell’industria; una Pubblica amministrazione ipertrofica che lavora a compartimenti stagni e fa estrema fatica
a modernizzarsi; un sistema d’istruzione che sulle nuove tecnologie presenta un gap formativo non solo quantitativo, anche qualitativo.
………………….. >>
 
Dopo tante analisi, tanti studi e convegni  si confermavano quei principali messaggi, ribaditi anche da tanti altri.
Altri ne avevamo già dati personalmente nei Seminari organizzati sul 4.0 nei più recenti anni con Federmanager BO&RA,
Al Link Qui (Trasformazione digitale in Italia) in allegato ne facciamo una breve sintesi.
 
Dopo diverse ‘scosse’ e sollecitazioni generali finalmente il Piano Nazionale ‘Industry 4.0’ fu emesso dal Governo nel 2016.
E si partiva dai ‘Sensori’. Per arrivare in tempi più recenti fino a dover ‘scomodare’ i ‘Quanti’ ! Anche i 'Bit' han dovuto innovarsi
e diventare 'Qubit'. Ma non basta. E in futuro allora Cosa ci succederà ?
 
La descrizione completa di quanto in oggetto è riportata nelle pagine al link segnalato all’inizio.

2- E dopo, quindi.
 
Evoluzione tecnologica: Sensori, IoT, Dati. Per analizzare bene e per decidere meglio.
Con l’Invasione dai Sensori dappertutto, le Internet Of Things, cioè Microcircuiti sensori, intelligenti e trasmittenti anche su web,
producono moltissimi più dati da utilizzare. E poi però da elaborare. Molti più dati: più capacità di elaborazione. Aumento di Volume,
Varietà, Velocità, Variabilità, Veridicità dei dati disponibili. I Big Data; e poi allora…. Migliori Analytics. L’ ‘Analisi dei dati’
tradizionale non era più sufficiente per prendere migliori decisioni.
 
Oltre a poter disporre di molto più potenti Supercalcolatori, e molto più completi ed affidabili Sistemi di Analytics, si è potuto anche
arrivare a disporre di Sistemi ed Approcci di Intelligenza Artificiale (cosiddetta).
Cosa possano essere gli Analytics e la Intelligenza Artificiale è riportata al link seguente, Qui
(Gli Applicativi della così detta Intelligenza Artificiale).

3- E dopo, ancora.
 
Diventiamo anche ‘virtuali’.
La prossima grande evoluzione dell’interazione online, spazi virtuali interconnessi in cui gli utenti interagiscono tramite un
‘Avatar’3D, una rappresentazione digitale di noi stessi, è denominata’ Metaverso’.
“Il Metaverso rappresenta un ecosistema immersivo, persistente, interattivo e interoperabile, composto da molteplici mondi virtuali
interconnessi in cui gli utenti possono socializzare, lavorare, effettuare transazioni, giocare e creare asset, accedendo anche tramite
dispositivi immersivi”.
Il metaverso può essere pure definito come un ambiente digitale simulato che utilizza la realtà aumentata (AR), la realtà virtuale (VR)
e la blockchain, insieme ai concetti base dei social media, per creare spazi di interazione che imitano quelli del mondo reale.
In pratica, invece di navigare in internet nel modo in cui siamo abituati a farlo, il metaverso permette agli utenti di immergersi quasi
fisicamente in una nuova realtà.

Per poter usufruire delle nuove possibilità c’era bisogno però di poter contare su un supporto di comunicazione più completo ed
affidabile dell’ internet del Web2 attuale. La moderna concezione di Web 3.0 nasce circa il 2014 quando fu teorizzata la creazione
di un web decentralizzato.
Il Web 3.0 può essere definito come una nuova versione del web fondata su alcuni principi chiave come la decentralizzazione,
la componibilità delle applicazioni, l’accessibilità dei servizi, la privacy dei dati, la possibilità per gli utenti di possedere e scambiare
beni digitali e gestire la propria identità online senza intermediari.
Il Web3 garantisce la trasferibilità degli asset, la verificabilità delle transazioni, la protezione dei dati e tutti i benefici citati basandosi
sugli strumenti della Blockchain. La tecnologia Blockchain consente di utilizzare una rete di nodi per validare e conservare le transazioni
eseguite da ogni attore in modo decentralizzato. Grazie all’immutabilità delle informazioni registrate nei blocchi, questa tecnologia  
consegna un inalterabile storico delle azioni di ogni utente, offrendo al contempo sicurezza e trasparenza.
 
L’ipotesi di un web decentralizzato risponde alla necessità di restituire agli utenti il pieno controllo dei propri dati e della propria
identità online, riducendo o eliminando la dipendenza da attori terzi.
 
Una presentazione di cosa possano essere i Metaversi e le tecnologie a suo supporto è riportata
al link seguente, Qui.(Le Realtà Virtuali).

4- E dopo, ancora ?
 
Il resto alla prossima puntata.




 
In collaborazione con SAMLAB
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